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FICTION CONTEST

 

 

 

DIOS HAY?

(Jose Miguel Rodriguez, SPAGNA, 2013, 11′)

Dyos Hay? è un cortometraggio di finzione che racconta la divertente e strana storia di due persone mentre discutono a proposito dell’esistenza di Dio dopo aver appreso pessime notizie alla televisione. Dopo una discussione amichevole, Dio appare e si mette in contatto con uno di loro. Quello che sembra essere più sorprendente è che anche Dio è sordo.

 

 

 

MATILDE

(Vito Palmieri, ITALIA, 2013, 10′)

Matilde non sembra far troppo parte di questo mondo. A causa dei rumori che fanno i suoi compagni di classe può seguire a stento le lezioni. Resta paralizzata di fronte ai cespugliosi baffi del suo insegnante, cercando di capire che cosa stia dicendo. Va al campo da tennis tutti i giorni dopo la scuola per raccogliere palline che poi apre facendo una fessura con il taglierino della mamma, sempre raggruppandole quattro a quattro, fino a riempirne lo zaino. Che cosa avrà in mente?

 

 

 

RETREAT

(Ted Evans, UK, 2013, 22′)

In un presente immaginario, le strutture imposte dalla società sono state erose e spingono ai margini i più deboli. Una giovane donna, Isobel, si ritrova ai confini tra un mondo spietato e una misteriosa comunità. Con più ossessione che ragionevolezza, Isobel deve decidere rapidamente a quale mondo appartenere.

 

 

 

 

LITTLE WORLD

(Becky Bailey, UK, 2012, 8′)

Beth Blushes (1)Questo corto animato ambientato nell’era Vittoriana, Little World, racconta la storia di una giovane donna Sorda di nome Beth. Da adulta, visita la fatiscente vecchia scuola per Sordi in cui è cresciuta e si ricorda affettuosamente di come questa l’abbia plasmata.

 

 

 

YOU, ME

(Simon Herdman, UK, 2012, 24′)

you me

 

 

 

 

THROUGH THORNS TO THE STARS

(P. Rodionov, P. Sugars, RUSSIA, 2013, 7′)

Regista in sala

 

 

 

STRANGERS

(Brian Duffy, UK, 2012, 12′)

Chris Says C“Strangers” racconta la storia di un adolescente Sordo in una famiglia udente, dove la comunicazione non è sempre chiara. Un’interprete arriva a casa sua perchè l’assistente sociale è trattenuto altrove e all’improvviso il giovane ha la possibilità di esprimersi, di fronte all’enorme stupore dei suoi genitori.